“Milano, anno 2005. Trovare lavoro è un delirio, il lavoro è un delirio, il traffico è un delirio, la spesa è un delirio e le bollette sono un delirio. Il risultato di questa quotidiana lotta per la sopravvivenza assomiglia a quello tipico di un'economia di guerra: pochissimi guadagnano un sacco di soldi, alcuni tirano avanti e la maggioranza ne paga le conseguenze. Tutti ci lamentiamo, tutti siamo scontenti, tutti, dal lavoratore atipico al piccolo imprenditore, ci sentiamo precari e quotidianamente precarizzati: eppure giorno dopo giorno ci lasciamo atomizzare e assorbire, ognuno singolarmente, in una competizione tutti contro tutti che non prevede vincitori. Il film racconta questo scenario in modo schietto, tagliente, ironico e anti-ideologico, senza sconti e addolcimenti per nessuno ma con la ferma convinzione che una via d'uscita esiste.” (Dalla presentazione del film).